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Approvato l’utile semestrale 2015 consolidato del Gruppo Cassa di Risparmio di Asti ed individuale della Capogruppo

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sede-banca-di-asti_5fe1c1f8ce05a5b6fe4143bc0f83ec1e Il Consiglio di Amministrazione della Cassa di Risparmio di Asti S.p.A., nella seduta di giovedì 27 agosto, ha approvato le situazioni patrimoniali ed economiche individuale e consolidata. RISULTATI CONSOLIDATI DEL GRUPPO CASSA DI RISPARMIO DI ASTI AL 30/06/2015 Raccolta diretta: 10.478 milioni di Euro (+4,84% su 31/12/2014) Raccolta indiretta: 5.928 milioni di Euro (+1,65% su 31/12/2014) Raccolta globale: 16.406 milioni di Euro (+3,66% su 31/12/2014) Crediti netti a clientela: 6.873 milioni di Euro (-3,64% su 31/12/2014), di cui impieghi economici 6.771 milioni di Euro (+0,67% su 31/12/2014) Utile netto di periodo: 41,8 milioni di Euro (+22,09% a/a) ROE annualizzato: 11,11% Cost income: 47,32% (42,85% al 31/12/2014) CET 1 Ratio: 9,98% (13,28% includendo pro forma l’utile semestrale in corso di certificazione, al netto dell’ipotesi di distribuzione dei dividendi, e l’aumento di capitale già interamente sottoscritto; 10,70% al 31/12/2014) Total Capital Ratio: 13,08% (16,36% includendo pro forma l’utile semestrale in corso di certificazione, al netto dell’ipotesi di distribuzione dei dividendi, e l’aumento di capitale; 13,51% al 31/12/2014) Indice di leva finanziaria: 19,47 (18,00 al 31/12/2014) Indici della posizione di liquidità sensibilmente superiori ai livelli regolamentari: LCR (Liquidity Coverage Ratio) 190,25% – NSFR (Net Stable Funding Ratio) 180,71% Coverage ratio sofferenze: 60,32% (60,35% al 31/12/2014) Coverage ratio totale crediti deteriorati: 49,41% (49,06% al 31/12/2014). L’utile netto realizzato dal Gruppo Cassa di Risparmio di Asti nel corso del 1° semestre 2015 ammonta a 41,8 milioni di euro ed è in sensibile crescita rispetto al corrispondente dato del 1° semestre 2014, pari a 34,3 milioni di euro.  Tale risultato è composto da 36,3 milioni di euro di utili pertinenza della Capogruppo e da 5,5 milioni di euro di utili di pertinenza di terzi. Le attività finanziarie gestite per conto della clientela ammontano a 16,4 miliardi di euro (+3,66% su 31/12/2014); la raccolta diretta è pari a 10,5 miliardi di euro (+4,84% su 31/12/2014) e costituisce, all’interno dell’aggregato complessivo, la componente più significativa. La componente retail della raccolta diretta registra un incremento del 2,83% rispetto al 31 dicembre 2014. Il risparmio gestito sale a 2,5 miliardi di euro (+12,8% su 31/12/2014) I crediti netti verso clientela si attestano, al lordo delle operazioni di cartolarizzazione realizzate dalla Capogruppo, a 6,9 miliardi di euro (-3,64% su 31/12/2014). La componente riferita ai soli impieghi economici risulta invece in lieve crescita (+0,67%) rispetto a fine 2014. Il margine di interesse al lordo delle rettifiche di valore su crediti ammonta a 83,7 milioni di euro, risultato raggiunto anche grazie all’apporto derivante dal rendimento dei titoli obbligazionari in portafoglio, malgrado i tassi di mercato rimangano attestati su livelli molto bassi. Le rettifiche nette su crediti effettuate nel semestre si attestano a 42,6 milioni (95,6 milioni nell’analogo periodo del 2014, pari a -55,1%) determinando un costo del credito annualizzato pari al 1,25% degli impieghi netti verso la clientela e riflettendo un sensibile miglioramento della qualità del credito correlato anche ai seppur deboli segnali di ripresa economica. A seguito di tali accantonamenti, a conferma dei rigorosi criteri di valutazione adottati in materia di perdita attesa, il livello di copertura dei crediti deteriorati sale al 49,41% (49,06% a fine anno precedente) confermandosi superiore alla media del settore creditizio come rilevato da ABI e/o altre fonti informative. In particolare, i crediti in sofferenza, che al netto degli accantonamenti incidono sul totale dei crediti per il 5,10%, presentano un livello di copertura del 60,32%, pressoché invariato rispetto al 60,35% registrato al 31 dicembre 2014. Il margine di intermediazione netto è pari a 161,9 milioni di euro e include:
  • le commissioni nette, che ammontano a 47,9 milioni di euro e si presentano in lieve incremento rispetto al dato riferito primo semestre 2014 (47,7 milioni di euro);
  • il risultato netto delle attività e passività finanziarie, che comprende sia il risultato dell’operatività in strumenti finanziari sia la valutazione delle passività finanziarie rilevate al fair value, positivo per 59,1 milioni di euro.
I dividendi su partecipazioni percepiti dal Gruppo ammontano a 10,8 milioni di euro e sono in prevalenza originati dalla partecipazione detenuta in Banca d’Italia. L’utile dell’operatività corrente al lordo delle imposte è pari a 62,7 milioni di euro, mentre l’ammontare delle imposte è pari a 20,9 mln di euro. Il tax rate si attesta pertanto al 33,3%. I costi operativi ammontano a 96,9 milioni di euro: di questi il costo del personale è pari a 59,3 milioni di euro che si presenta in sensibile riduzione (-5,82% a/a) rispetto al corrispondente dato del primo semestre 2014 al netto dell’accantonamento al Fondo Solidarietà. La componente riferibile alle altre spese amministrative, pari a 31,8 milioni di euro, ha registrato un incremento a/a per circa un milione di euro (+3,41%) in prevalenza legato ai costi ICT. Il cost/income, che corrisponde al rapporto tra costi operativi e margine lordo di intermediazione, per il 1° semestre 2015 si attesta al 47,32% e conferma l’elevata efficienza operativa del Gruppo. I Fondi propri del Gruppo Cassa di Risparmio di Asti, che non comprendono l’apporto riconducibile all’utile di periodo in quanto ancora in fase di certificazione, ammontano al 30 giugno 2015 a 911,3 milioni di euro e, conseguentemente, il CET 1 Ratio, indicatore di solidità e solvibilità basato sul patrimonio di qualità primaria, è pari al 9,98%. Includendo pro forma l’utile semestrale, al netto dell’ipotesi di distribuzione dei dividendi, tale indicatore sale al 10,41% per raggiungere il 13,28% considerando l’aumento di capitale di 199,3 milioni di euro interamente sottoscritto (10,70% al 31/12/2014). Il Total Capital Ratio al 30 giugno 2015 è invece pari al 13,08% e – includendo pro forma l’utile semestrale, al netto dell’ipotesi di distribuzione dei dividendi, e l’aumento di capitale – si attesta al 16,36% a fronte di un valore al 31 dicembre 2014 pari al 13,51%. L’indice di leva finanziaria, calcolato come rapporto tra totale attivo al netto delle attività immateriali (numeratore) e patrimonio netto tangibile (denominatore) è pari a livello di Gruppo a 19,47, in lieve incremento rispetto al livello registrato al 31 dicembre 2014, che ammontava a 18,00. RISULTATI DELLA CAPOGRUPPO BANCA C.R.ASTI S.P.A. AL 30/06/2015 Raccolta diretta: 7.623 milioni di Euro (+6,86% su 31/12/2014) Raccolta indiretta: 3.196  milioni di Euro (+6,14% su 31/12/2014) Raccolta globale: 10.819 milioni di Euro (+6,65% su 31/12/2014) Crediti netti a clientela: 5.064 milioni di Euro (-4,36% su 31/12/2014), di cui impieghi economici 4.962 milioni di Euro (+1,52% su 31/12/2014) Utile netto di periodo: 28,5 milioni di Euro (+31,53% a/a) ROE annualizzato: 9,78% (6,38% al 31/12/2014) Cost income: 44,12% (39,67% al 31/12/2014) CET 1 Ratio: 12,96% (17,33% includendo pro forma l’utile semestrale in corso di certificazione, al netto dell’ipotesi di distribuzione dei dividendi, e l’aumento di capitale già interamente sottoscritto; 13,88% al 31/12/2014) Total Capital Ratio: 17,29% (21,66% includendo pro forma l’utile semestrale in corso di certificazione, al netto dell’ipotesi di distribuzione dei dividendi, e l’aumento di capitale; 17,84% al 31/12/2014) Indice di leva finanziaria: 16,36 (15,35 al 31/12/2014) Coverage ratio sofferenze: 59,69% (59,69% al 31/12/2014) Coverage ratio totale crediti deteriorati: 49,75% (49,35% al 31/12/2014) Il primo semestre 2015 si è concluso in modo positivo per la Cassa di Risparmio di Asti S.p.A., che ha conseguito un utile netto pari a 28,5 milioni di euro, in crescita di 6,8 milioni (+31,53%) rispetto a quanto realizzato nell’analogo periodo dell’anno precedente. Le attività finanziarie gestite per conto della clientela ammontano a 10,8 miliardi di euro (+6,65% su 31/12/2014); la raccolta diretta si attesta a 7,6 miliardi di euro (+6,86% su 31/12/2014) e si conferma, all’interno dell’aggregato complessivo, la componente più significativa. La componente riferita alla clientela retail registra una lieve contrazione (-0,88%) rispetto al 31 dicembre 2014; in forte crescita il risparmio gestito che si attesta a 1,3 miliardi di euro (+20,7%). I crediti netti verso clientela ammontano a 5 miliardi di euro, in lieve diminuzione rispetto a fine anno precedente (-4,36%). Considerando unicamente gli impieghi economici, si registra invece una lieve crescita (+1,52%) rispetto a fine 2014. La dinamica dell’aggregato conferma la politica di sostegno finanziario che la Banca continua ad attuare nei confronti di imprese e famiglie. Il margine di interesse al lordo delle rettifiche di valore su crediti si è attestato a 61,3 milioni di euro, in diminuzione del 17,82% rispetto al dato riferito al 30 giugno 2014; tale dinamica è stata sostenuta, sebbene in misura minore rispetto all’anno precedente a causa dell’andamento dei tassi di mercato, anche dall’apporto derivante dal rendimento dei titoli obbligazionari in portafoglio. Malgrado il persistere della sfavorevole congiuntura economica, le rettifiche nette su crediti, pari a 33,4 milioni di euro, sono diminuite di 39,4 milioni di euro a/a (pari a -54,1%) e determinano un conseguente costo del credito annualizzato pari al 1,32% dei crediti netti verso clientela (in decisa contrazione rispetto al 2,92% rilevato al 30 giugno 2014) pur nell’ambito di politiche di accantonamento che rimangono improntate al massimo rigore. A seguito di tali rettifiche, il livello di copertura dei crediti deteriorati si attesta al 49,75% (in lieve aumento rispetto al dato del 31/12/2014 che era pari al 49,35%), livello superiore alla media del settore creditizio come rilevato da ABI e/o altre fonti informative. In particolare, i crediti in sofferenza al netto delle rettifiche di valore incidono sul totale dei crediti per il 5,02% ed il loro livello di  copertura risulta essere pari al 59,69%, invariato rispetto al 31 dicembre 2014. Pertanto, al netto delle rettifiche di valore su crediti, il margine di interesse ammonta a 27,9 milioni di euro in aumento, rispetto al 30 giugno 2014, di 26,1 milioni di euro mentre il margine di intermediazione netto si attesta a 105,9 milioni di euro (117,1 milioni di euro  al 30 giugno 2014,      -9,57%). Le commissioni nette ammontano a 30,2 milioni di euro, in aumento rispetto al 30 giugno 2014 del 5,88%. I dividendi su partecipazioni sono pari a 4,3 milioni di euro e sono prevalentemente riconducibili alla partecipazione detenuta in Banca d’Italia e in minor misura alla controllata Biverbanca S.p.A. Le spese per il personale rimangono pressoché invariate rispetto al dato al 30 giugno 2014, depurato dell’effetto dell’accantonamento al Fondo di Solidarietà, che aveva inciso negativamente per 8,5 milioni di euro. La costante attenzione al governo dei costi per la gestione ordinaria ha inoltre permesso di contenere l’aumento, sostanzialmente riconducibile ai costi ICT, delle altre spese amministrative a 0,9 milioni di euro (+4,77%) rispetto al primo semestre dell’anno precedente. A fronte di un utile dell’operatività corrente di 43,1 milioni di euro, in diminuzione di 4 milioni di euro (-8,62%) rispetto al 30 giugno 2014, gli accantonamenti per imposte dirette sono diminuiti di 10,9 milioni di euro (-42,75%) rispetto al dato dell’analogo periodo dell’anno scorso, che risentiva dell’impatto negativo non ricorrente (9,2 milioni di euro) riferito all’incremento della tassazione sulla valutazione delle quote Banca d’Italia. Il tax rate risulta pertanto pari al 33,86%, mentre al 30 giugno 2014 era pari al 54,1%. Il Cost/Income, principale indicatore dell’efficienza industriale, si attesta su livelli di eccellenza pari al 44,12% (39,67% rilevato al 31 dicembre 2014), e conferma la C.R. Asti tra le banche più efficienti del sistema creditizio nazionale. I Fondi Propri individuali, che non comprendono l’apporto riconducibile all’utile di periodo in quanto ancora in fase di certificazione, ammontano a 862 milioni di euro. Il CET 1 Ratio, indicatore di solidità e solvibilità che rappresenta di fatto il patrimonio di qualità primaria, è conseguentemente pari al 12,96%. Includendo pro forma sia l’utile semestrale in corso di certificazione, al netto dell’ipotesi di distribuzione dei dividendi, sia l’aumento di capitale già interamente sottoscritto, tale indicatore sale al 17,33% mentre a fine anno precedente si attestava al 13,88%. Il Total Capital Ratio al 30 giugno 2015 è invece pari al 17,29% e – includendo pro forma l’utile semestrale in corso di certificazione, al netto dell’ipotesi di distribuzione dei dividendi, e l’aumento di capitale – si attesta al 21,66% a fronte di un valore al 31 dicembre 2014 pari al 17,84%. L’indice di leva finanziaria, calcolato come rapporto tra totale attivo al netto delle attività immateriali (numeratore) e patrimonio netto al netto delle attività immateriali (denominatore) è pari a 16,36, in aumento (+6,58) rispetto al livello di fine 2014.

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