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Gruppo C.R. Asti – Risultati al 31 dicembre 2021

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Utile netto consolidato pari a 40 mln di euro (+45% sul 2020), grazie all’ottima performance commerciale e gestionale.

Incremento delle masse intermediate, sia in riferimento ai crediti verso clientela (+3,9% da dicembre 2020) sia per quanto riguarda il comparto della raccolta, ed in particolare del risparmio gestito (+23,5% sul 31/12/2020).

Significativo ulteriore rafforzamento del quadro strutturale del Gruppo espresso dagli specifici indicatori di patrimonializzazione, liquidità, efficienza e qualità dell’attivo:

  • Solidità patrimoniale: CET 1 Ratio 15,6%, Tier 1 Ratio 17,3% e Total Capital Ratio 19,5%;
  • Robusta situazione di liquidità: Liquidity Coverage Ratio (LCR) pari al 294,3% e Net Stable Funding Ratio (NSFR) pari al 162,4%;
  • Efficienza operativa su livelli elevati, con un indicatore di Cost/Income[1] che si attesta al 58,0%;
  • Asset quality in significativo ulteriore miglioramento, con un NPL Ratio netto del 3,6% e un Coverage ratio del 48,6%.

Previsto il pagamento del dividendo, in crescita sul 2020, nel pieno rispetto delle indicazioni emanate dall’Autorità di Vigilanza.

Il Consiglio di Amministrazione della Cassa di Risparmio di Asti S.p.A. (“Banca di Asti”), nella seduta odierna, ha approvato le situazioni patrimoniali ed economiche individuali e consolidate preliminari al 31 dicembre 2021.

I risultati conseguiti dal Gruppo nel 2021, in uno scenario economico ancora condizionato dagli effetti negativi connessi alla pandemia COVID-19, ne confermano l’elevata capacità di resilienza, il buon livello di redditività con il ROE al 4,1% e l’ottima efficienza operativa con il Cost/Income al 58,0%.

La robustezza strutturale del Gruppo risulta confermata ed ulteriormente rafforzata:

  • CET 1 ratio consolidato al 15,59%, Tier 1 Ratio al 17,29% e Total Capital Ratio al 19,46%[2];
  • robusta situazione di liquidità: Liquidity Coverage Ratio pari al 294,28% e Net Stable Funding Ratio al 162,39%, ampiamente superiori ai requisiti regolamentari;
  • NPL Ratio netto in significativa riduzione al 3,62% (4,83% al 31/12/2020) con un Coverage medio dei crediti deteriorati pari al 48,63%.

In particolare, la solida posizione patrimoniale è sintetizzata dai seguenti coefficienti di capitalizzazione:

 Banca di AstiPitagoraGruppo C.R.Asti
CET1 Capital Ratio16,60%20,37%15,59%
T1 Capital Ratio18,41%20,37%17,29%
Total Capital Ratio20,70%20,37%19,46%

Massa Fiduciaria del Gruppo a 17,3 miliardi, di cui quella riferita alla clientela ammonta a 16,2 miliardi e registra una crescita del 6,8% rispetto al 31/12/2020.

Forte espansione del comparto del risparmio gestito che ammonta a 4,8 miliardi (+23,46% sul 31/12/2020).

Impieghi economici a clientela pari a 7,1 miliardi di euro, in sensibile crescita rispetto all’anno precedente (+3,9%).  L’erogazione di crediti per oltre 1,7 miliardi di Euro conferma il concreto impegno del Gruppo nel supportare famiglie e imprese e quindi lo sviluppo dei territori di riferimento.

Costi operativi pari a 250,3 milioni, in aumento del 3,41% rispetto al 31/12/2020, principalmente a seguito dei crescenti contributi al sistema bancario e delle spese straordinarie sostenute in relazione alla fusione per incorporazione di Cassa di Risparmio di Biella e Vercelli S.p.A. in Banca di Asti, nonché del venir meno dei risparmi straordinari conseguiti nel 2020 grazie al Fondo di Solidarietà per mitigare gli effetti della pandemia.

Gli accantonamenti su crediti ammontano a circa 91,7 milioni di Euro e scontano sia gli effetti derivanti dal perseguimento della strategia di derisking sia l’approccio prudenziale adottato dal Gruppo in relazione ai potenziali impatti derivanti dal protrarsi della pandemia.    

L’indicatore NPL ratio netto fa registrare una sensibile contrazione al 3,62% (dal 4,83% del 31 dicembre 2020), con un tasso medio di copertura dei crediti deteriorati al 48,63% (in calo rispetto al 51,05% del 31/12/2020 a seguito delle cessioni e delle cancellazioni di sofferenze effettuate nel corso dell’anno). Le sofferenze nette scendono all’1,20% (dall’1,64% del 31/12/2020) con un coverage ratio pari al 60,59%. Anche l’NPL ratio lordo risulta in deciso calo al 6,75% dal 9,32% del 2020, coerentemente con il perseguimento della strategia di derisking programmata.

 

RISULTATI CONSOLIDATI DEL GRUPPO CASSA DI RISPARMIO DI ASTI AL 31/12/2021

I dati preliminari consolidati al 31 dicembre 2021 confermano per il Gruppo un profilo di buona redditività, di significativo miglioramento della qualità dell’attivo e di consolidamento della robustezza strutturale in termini di indicatori di liquidità e di coefficienti patrimoniali, ampiamente superiori ai limiti minimi regolamentari stabiliti dall’Autorità di Vigilanza nell’ambito del periodico processo SREP.

Le risultanze dell’esercizio 2021 confermano inoltre la capacità del Gruppo di individuare linee strategiche efficaci e di realizzarle concretamente oltre ad un’elevata capacità di resilienza e di adattamento al contesto economico ancora impattato dagli effetti negativi della pandemia.

Tutti gli obiettivi di rafforzamento strutturale previsti dal Piano Strategico 2019-2021 sono stati pienamente raggiunti.

La diversificazione delle fonti di ricavo, il presidio dei rischi, la strategia di gestione dei crediti deteriorati, l’attenzione all’efficienza operativa e alla gestione della progettualità, hanno permesso di ottenere nell’esercizio 2021 un risultato economico in crescita e, al contempo, di consolidare e rafforzare i principali fondamentali del Gruppo, ponendo quindi buoni presupposti per continuare anche in futuro a creare valore per gli azionisti e, più in generale, a soddisfare le esigenze e le aspettative di tutti i portatori di interessi, ricambiando la fiducia che quotidianamente ci accordano.

In un contesto di mercato che risente ancora degli strascichi della pandemia Covid-19, il Gruppo ha conseguito un utile netto pari a 39,6 milioni di euro (con un ROE del 4,1%), in crescita del 45,2% rispetto al risultato realizzato nell’esercizio 2020 (27,3 milioni di euro).

La raccolta complessiva ammonta a 17,3 miliardi di euro, +5,8% rispetto al 31/12/2020. Di questa, la componente relativa alla raccolta diretta da clientela è pari a 9,1 miliardi e risulta in crescita del 4,4%, mentre la raccolta indiretta si attesta a 7,1 miliardi di euro, di cui 4,8 miliardi sono rappresentati dalla componente del risparmio gestito che ha fatto registrare un’ottima performance con un incremento del 23,46%.

I crediti netti verso clientela, interamente rappresentati da impieghi economici, si attestano a 7,1 miliardi di euro, in significativo incremento rispetto al 31/12/2020 (+3,88%).

Il margine di interesse ammonta a 192,9 milioni di euro, in flessione del 5,88% sul 2020 essenzialmente per la dinamica dei tassi.

Nell’ambito della strategia di progressiva riduzione degli NPLs, le rettifiche nette su crediti effettuate nel corso dell’anno ammontano a 91,7 milioni di euro (108,7 milioni nell’esercizio 2020) e determinano un costo del credito pari all’1,23% degli impieghi lordi verso la clientela (1,49% nell’esercizio 2020).

Il livello di copertura dei crediti deteriorati è in calo al 48,63% rispetto al 51,05% del 2020, a seguito delle cessioni e delle cancellazioni di sofferenze effettuate nel corso dell’anno. In particolare, i crediti in sofferenza al netto degli accantonamenti incidono sul totale dei crediti netti per l’1,20% e presentano un livello di copertura del 60,59%.

Il margine di intermediazione netto è pari a 321,7 milioni di euro (+8,13%) e comprende:

  • le commissioni nette realizzate dalla banca pari a 131 milioni di euro (+10,67%);
  • il risultato netto delle attività e passività finanziarie pari a 135,6 milioni di euro (+8,5%), in cui confluiscono sia il risultato dell’operatività in strumenti finanziari (pari a 53,6 milioni di euro) sia la valutazione delle passività finanziarie rilevate al fair value, nonché gli utili da cessione a terzi dei crediti da parte della controllata Pitagora (pari a 82 milioni di euro);
  • le variazioni relative al trattamento delle commissioni della controllata Pitagora derivanti dalle modalità di classificazione contabile a livello consolidato del prodotto CQS/CQP, relativamente alle cessioni infragruppo.

I dividendi su partecipazioni percepiti dal Gruppo assommano a 10,4 milioni di euro (12,1 milioni di euro a dicembre 2020) e sono in prevalenza riferiti alla partecipazione detenuta in Banca d’Italia.

I costi operativi ammontano a 250,3 milioni di euro (+3,4% rispetto a dicembre 2020).

Il costo del personale è pari a 131,9 milioni di euro e si presenta in aumento (+4,3%) rispetto al corrispondente dato del 2020 che beneficiava dei contributi ricevuti e dei risparmi straordinari conseguiti in relazione al diffondersi della pandemia. Le rimanenti voci di costo, che includono le altre spese amministrative e le rettifiche nette di valore su attività materiali e immateriali, risultano pari a 118,4 milioni di euro e presentano un aumento del 2,45% rispetto al medesimo periodo del 2020, principalmente ascrivibile alla crescita dei contributi a sostegno del sistema bancario e ai costi straordinari connessi all’operazione di fusione per incorporazione di Biverbanca.

Il governo della dinamica degli oneri operativi riflette gli orientamenti strategici del Gruppo improntati all’efficientamento e al contempo ad investire nello sviluppo commerciale, nel capitale umano, nella modernizzazione e digitalizzazione dei servizi alla clientela e dei processi di lavoro, attraverso una serie di iniziative progettuali finalizzate a perseguire efficacemente, nel rispetto dei valori aziendali, i propri obiettivi di medio-lungo termine.

Il cost/income, che corrisponde al rapporto tra costi operativi e margine lordo di intermediazione, al 31/12/2021 è pari al 58,02%, a conferma dell’elevato livello di efficienza operativa e di produttività.

I Fondi Propri consolidati, comprensivi dell’apporto riconducibile all’utile di esercizio (in merito al quale la Società incaricata della revisione legale ha rilasciato la propria comfort letter) al netto dell’ipotesi di distribuzione dei dividendi, ammontano al 31 dicembre 2021 a 1.118,0 milioni di euro. Conseguentemente il CET 1 Ratio, indicatore di solidità e solvibilità basato sul patrimonio di qualità primaria è pari al 15,59%, il Tier 1 Ratio al 17,29% e il Total Capital Ratio al 19,46%.

La posizione di liquidità del Gruppo si conferma robusta, con gli indicatori LCR e NSFR pari rispettivamente al 294,3% e al 162,4%, entrambi ampiamente superiori ai requisiti regolamentari. 

RISULTATI DELLA CAPOGRUPPO BANCA DI ASTI S.p.A. AL 31/12/2021

Raccolta diretta: 10 miliardi di euro (+1,98% su 31/12/2020), di cui da clientela 9,1 miliardi di euro (+4,34%)

Raccolta gestita: 4,8 miliardi di euro (+23,46%);

Raccolta globale: 17,1 miliardi di euro (+5,34%), di cui da clientela 16,2 miliardi di euro (+6,93%)

Crediti netti a clientela: 6,8 miliardi di euro (+2,50%), interamente rappresentati da impieghi economici

Utile netto di periodo: 34,6 milioni di euro (+77,69%)

ROE: 3,77% (2,52% al 31/12/2020)

Cost income: 58,91% (56,49% al 31/12/2020) escludendo gli oneri straordinari relativi al sistema bancario

CET 1 Ratio: 16,60% (16,03% al 31/12/2020)

Tier 1 Ratio: 18,41% (17,81% al 31/12/2020)

Total Capital Ratio: 20,70% (20,73% al 31/12/2020)

 

PRINCIPALI RISULTATI DELLA CONTROLLATA PITAGORA S.P.A. AL 31/12/2021

Volume di finanziamenti erogati/acquistati: 670,7 milioni di euro (+33,51% rispetto al 31/12/2020)

Utile netto: 12,3 milioni di euro (+48,83%)

ROE: 15,85% (11,94% al 31/12/2020)

Cost income: 44,19% (50,91% al 31/12/2020)

CET 1 Ratio e Total Capital Ratio: 20,37% (22,68% al 31/12/2020)

***

Allo scopo di fornire una più completa informativa, si riportano in allegato i prospetti riclassificati di stato patrimoniale e conto economico individuali di Banca di Asti e consolidati relativi all’informativa volontaria sui risultati preliminari dell’esercizio 2021.  Tale informativa non costituisce un bilancio individuale o consolidato conforme ai principi contabili internazionali IAS/IFRS. Infatti, il progetto di bilancio di esercizio e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2021 verranno sottoposti all’approvazione del Consiglio di Amministrazione della Banca previsto entro la fine del mese di marzo 2022 e, pertanto, potrebbero essere soggetti a variazioni anche alla luce di eventi verificatisi successivamente. Tali documenti verranno sottoposti all’esame della Società incaricata della revisione legale dei conti e saranno messi a disposizione degli azionisti entro i termini previsti dalle disposizioni normative e regolamentari applicabili.

 

Elena Rossignoli

responsabile Servizio Affari Generali e Societari

tel 0141 393 510

e mail [email protected]

Roberta Viarengo

responsabile Ufficio Segreteria Generale e Soci

tel 0141 393 258

e mail [email protected]

 

Diffuso tramite SDIR 1Info il 10.02.2022 alle ore 17.13

[1]   Calcolato riclassificando gli Altri proventi e oneri (voce 200) nel margine di intermediazione ad eccezione delle voci relative ai recuperi che sono portate in riduzione dei costi; sono inoltre escluse dal calcolo le spese straordinarie (le quote extra del FITD e FRN) e i ricavi straordinari.

[2]   Valori “phase-in” calcolati in applicazione del regime transitorio introdotto dal Regolamento (UE) 2017/2395 del 12 dicembre 2017. In modalità “fully-phased”, ovvero non tenendo conto del regime transitorio, il CET1 Ratio è pari al 14,0%, il Tier 1 Ratio al 15,8% e il Total Capital Ratio al 17,9%.

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